23 marzo 2010

Don Mario e la povertà

Dalla Casa della Carità: 18 marzo 2010
“Don Mario e la povertà: i poveri per noi devono
essere un richiamo per avere meno balle !”

“Don Mario e la povertà” è stato il tema trattato da don
Giovanni Caselli nell’incontro di giovedì 18 marzo alla Casa.
Erano presenti una ventina di persone.
Don Mario diceva spesso, quasi sempre in dialetto:
“Fin da giovane, da ragazzo, mi sono sempre piaciuti i
poveri”, si trattava quindi di un amore precoce nella
ricerca del suo Signore che lui vedeva proprio lì, in
quelle persone: “Se Gesù non fosse nato povero, io
cosa ci farei in mezzo ai poveri ?” si chiedeva.
Don Caselli ricorda che il Natale in Madagascar
trascorso a lume di candela, celebrato in estrema
povertà, gli suggeriva la definizione della vera povertà,
contenuta nel terzo mistero gaudioso, confrontandolo
con quello italiano delle luci e dell’abbondanza: la
Nascita a Betlemme è un segno basilare della scelta di
Gesù per i poveri. La povertà scelta da Gesù (poteva
anche nascere ricco!) è voluta per indurci a credere
solo nella grazia divina: a non confidare nei nostri
mezzi e nella nostra intelligenza. La povertà e per
noi un consiglio evangelico.

La povertà che io scelgo è quindi manifestazione della
mia fiducia nel Padre, mentre la ricchezza che mi fa
sentire autosufficiente è una tentazione: don Mario era
“innamorato” della Provvidenza di Dio, che arriva nel
momento in cui mi rimetto alla Sua volontà e ci
ammoniva a stare attenti perché noi abbiamo perso il
senso della povertà. Con la scusa di servire i poveri
noi stiamo bene anche senza sperimentare la vera
povertà del distacco dalle nostre certezze e
preoccupazioni umane: è un servizio da ricchi
perché manca la condivisione di essere povero con i
poveri. E’perciò un controsenso.

La Casa della Carità ci invita a penetrare, ad
può gentilmente portarlo approfondire queste cose ricordandoci in ogni
dietro alla chiesa di momento della giornata che Gesù “da ricco che era si
è fatto povero...” per dare dignità alla povertà.

Rossella su appunti di Sr. Michela

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